Manzo italiano: le razze più diffuse

Esistono varie tipologie di manzo nel Belpaese che si differenziano l’una dall’altra sia per l’aspetto fisico sia per la differente località di allevamento.

Illustriamo qui sotto le principali ricordando, però, che le specie presenti in Italia sono molteplici:
Chianina: ha origini toscane e, ad oggi, è la razza più antica al mondo. Le femmine pesano fra gli 800 e i 1000 kg mentre i maschi fra i 1100 e i 1300 kg. La Chianina è la tipologia di carne più utilizzata per preparare la bistecca alla fiorentina. È un tipo di carne poco grassa.
Podolica: è diffusa nel Sud Italia. Nei tempi passati, si allevava con funzione lavorativa mentre, oggi, da questa specie si ricava una carne di qualità con poco grasso. Le femmine pesano fra i 600 e i 700 kg circa mentre i maschi fra i 750 e gli 850 kg circa.
Piemontese: come ricorda il nome stesso, è allevata in Piemonte e presenta un’ipertrofia muscolare: vi è, infatti, un gene che non ferma lo sviluppo dei muscoli. Anche questa tipologia di carne non è molto grassa. Le femmine oscillano fra i 550 e i 650 kg mentre i maschi sono sui 750 e gli 850 kg.
Romagnola: è un tipo di bovino che ha le sue origini nel Nord-est Italia. Si contraddistingue per la sua robustezza. Il maschio di Romagnola pesa fra i 750 e gli 850 kg mentre la femmina si trova tra i 650 e i 700 kg.
Maremmana: è allevata in Toscana e in Lazio e può vivere soltanto all’aperto. Rappresenta una tipologia di carne robusta. I maschi registrano fra i 750 e gli 850 kg mentre le femmine rientrano fra i 650 e i 750 kg.

Fonte: Le Caisne, Il Grande Libro della CarneArthur – Giunti